Paola Taufer

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magnifici 5: consigli per una buona estate in famiglia - IL CIBO

I MAGNIFICI 5: IL CIBO

Qualcuno di voi si ricorderà di quando i nostri genitori (o i nonni) ci dicevano che andava mangiato tutto ciò che c'era nel piatto. Fame o non fame dovevamo ingerire fino all'ultimo boccone!

Se non avevamo appetito iniziava la tiritera: “Pensa ai bambini dell'Africa che non hanno cibo” con conseguente senso di colpa e senso di impotenza che ci perseguitavano, finendo perfar diventare il momento del pasto un vero combattimento.

Non approfondisco ora il fatto che questo tipo di insegnamenti ha avuto un peso considerevole in chi li ha ricevuti, portando talvolta le persone ad esagerare con certi alimenti o ad utilizzare il cibo “al posto di...”, ovvero come meccanismo compensatorio.

Oggi non molti genitori ripropongono questo tipo di ricatto morale, tuttavia anche adesso il momento del pasto può rappresentare un vero combattimento.

Come fare?
Ecco i magnifici 5

1- Le buone abitudini si creano durante la crescita: se ad un bambino la diamo sempre vinta non lo stiamo educando. Così servono delle regole: quanto tempo rimanere a tavola, come trattare il cibo, non cedere dopo aver detto di no ad un capriccio alimentare.

2- Le abitudini alimentari dipendono, in larga misura, da quello che il bimbo percepisce e vede intorno a lui. Mentre mangiamo le verdure cerchiamo di sorridere e lui ci seguirà più facilmente.

3- Ad un anno il rifiuto del cibo dipende dalla difficoltà del bimbo a passare dal latte materno al cibo, a due anni significa che il bambino vuole rivendicare il proprio posto nella famiglia, dai tre anni in poi può significare che c'è qualcosa che lo preoccupa (alla scuola materna?  un amichetto?) e serve capirne il motivo. Ma spesso non c'è da allarmarsi: i bambini si sanno autoregolare. Impariamo ad osservare meglio e capiremo se è solo una fase transitoria o il problemapersiste.

4- Riproponete più volte un alimento, non in maniera continuativa, ma magari cucinato in modi differenti. Il consumo ripetuto di un alimento aumenta il gusto del bambino per l'alimento stesso. Invece l'assaggio forzato crea avversione.

5- Vietati giochi e televisore mentre si mangia. Piuttosto coinvolgetelo nell'acquisto dei prodotti o nella preparazione del pasto. Poter essere protagonista nelle scelte e nella realizzazione lo stimolerà e lo renderà meno soggetto alla neofobia.