Sex? Yes, please La sessualità nella disabilità

Con Sessualità alterabili, il prof. Stefano Federici dell'università di Perugia, intende lo sviluppo dell'identità sessuale e dell'immagine del proprio corpo , un corpo sessuato, ma in gran parte alterato, compromesso e frustrato da stereotipi sociali diffusi nelle diverse culture.

Il disabile ha una diversa visione del mondo e quindi della normalità di un corpo, dei suoi bisogni e delle sue funzioni.

Ma la visione parziale, antiquata e superficiale che di questo tema hanno le persone “normali” fa molto riflettere.

Il diritto ad una salute sessuale è trasversale ad età e condizioni fisiche. Ma sembra che sia davvero difficile comprenderlo. Come per l'anziano, anche in presenza di un handicap, a tutte le età adulte, si trascura la possibilità che una persona abbia desideri sessuali, bisogno di vicinanza fisica e piacere da convivere con l'altro.

E questo perché, in un'ottica che limita l'idea di normalità e spinge il concetto di diversità verso i confini dell'accettabile, non si riescono ad immaginare persone con limitazioni fisiche anche importanti, vivere l'esperienza di un piacere intenso o di un orgasmo.

E' più facile seguire il vecchio tracciato che nel secolo scorso ci ha impresso stereotipi appena accennati: disabilità significa asessualità. Se non è così è stranezza, è devianza.

E allora, come mai anche queste persone amano, ridono, si informano, si divertono, mangiano, dormono...?

I bisogni fondamentali dell'uomo rispondono ad un benessere complessivo che rientra nel modello di salute: promozione e protezione dei diritti sessuali per tutti è stato un elemento centrale e uno degli obiettivi di sviluppo per questo millennio, da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

 Ma i pregiudizi sociali sono duri a morire.

Infatti, in molti programmi di educazione sessuale l'aspetto della disabilità viene ignorato, mantenendo e perpetuando in questo modo l'idea della persona disabile asessuata.

Ritengo che il lungo lavoro di consapevolezza dei reali bisogni di coloro che pensano e parlano, proprio come tutti noi, ma hanno un corpo in diverse misure compromesso, debba iniziare dalla sensibilizzazione della popolazione  (es. film "Senza peccato" di Marco Toscani) e dalla educazione al diverso.

O meglio: disabile, diverso non tanto.

APPROFONDIMENTI

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Senza...peccato