COVID-19 e la mente che cambia

I primi giorni di questa nuova quarantena, abbiamo visto come la comicità italiana abbia saputo mantenere alto l’umore, nonostante le costrizioni e la paura del nuovo nemico invisibile.

Ma mantenere un tono dell’umore adeguato e una lucidità adatta alla situazione è molto più difficoltoso sul medio e medio-lungo periodo, perché la vita diventa ripetitività di gesti quotidiani, mancanza di spazi propri, sensazione di crescente insoddisfazione e a volte, anche di timore irrazionale di non vedere una fine.

Ci hanno propinato e ribadito tutti gli accorgimenti medici e pratici per stare alla larga dal virus: insieme a questi ora è il momento di mettere in atto anche le nostre capacità psicologiche di affrontarlo. E di mantenere un certo grado di benessere sul lungo periodo di “prigionia”.

Anzitutto la prima grande modifica sociale sta già avvenendo: gli ultimi vent’anni hanno visto nella società un crescente e bieco individualismo, che ci ha resi tutti più cinici, soli, disincantati.

Ma quello che sta succedendo ci può servire per recuperare la vera dimensione umana, quella della comunità, della solidarietà, dell’attenzione gli uni per gli altri.

Abbiamo più tempo a disposizione per ascoltare finalmente in maniera attiva, chi ci sta accanto e perché no, anche chi contattiamo a distanza. Abbiamo tempo, e possiamo impiegarlo per una dimensione relazionale di ascolto reciproco, che ci renderà psicologicamente più attivi, più lucidi, più calmi e più felici.

 Vi è poi la necessità di stabilire delle regole interne all’abitazione, in cui ogni membro possa usufruire di una stanza per un tot. di tempo in cui stare da solo. Questo è fondamentale per il nostro equilibrio, siamo sì animali sociali, ma qualche ora per pensare, leggere, svolgere attività creative (che peraltro non potrete più additare scuse di non avere tempo di svolgere, quindi date finalmente parola alla vostra vena creativa, questo è un aspetto importantissimo del benessere umano) ci permette di recuperare quella dimensione interiore necessaria al benessere psico-fisico, l’introspezione ci può rendere più chiara la situazione, l’andamento, le modalità di affrontarla.

Essere relegati in casa, se da una parte ci coglie impreparati, dall’altro ci fa sperimentare una nuovo modo di vivere, che dovrà privilegiare le sfumature, le gentilezze di chi ci sta accanto, che sta provando timore e sentimenti ambivalenti su come andrà a finire, ma che ce lo nasconde per “il nostro bene”.

 Dobbiamo leggere negli occhi di chi ci sta accanto, lo sforzo per rendere tutto “normale”, l’inquietudine e la paura strisciante, mascherata da sorriso e voglia di fare.

E’ il momento d amarci, davvero, profondamente, di amare questo mondo e, nonostante tutto, anche gli esseri umani, che saranno decimati, al termine della pandemia, ma speriamo più saggi di prima.

Imponetevi di ascoltare le notizie solo in specifici momenti della giornata, tipo due volte al giorno, mattino e sera per non più di mezz’ora, non tenete la TV accesa sul canale dei TG per tutto il giorno: questo peggiora il tono dell’umore, ci rende più vulnerabili alla depressione (se vi sentite troppo scoraggiati e apatici, meglio un colloquio online con uno psicologo, che peggiorare la situazione..)

E invece, torno a ribadire il via libera alla vostra vena artistica: pittura, musica, prosa, poesia, ballo e così via. Potete anche seguire corsi online di ogni genere. Dedicatevi a quell’argomento che volevate approfondire. E telefonate agli amici: anche a quelli che non sentite da tempo, riallacciate i rapporti, almeno virtuali, questo sarà di grande conforto e incoraggiamento per voi e per loro.

 Sostituiamo l’aperitivo con gli amici con una aperitivo virtuale via Skype, qualche chiacchiera e qualche risata ce la possiamo fare ugualmente e ci ricorderemo questi momenti come il periodo più difficile della nostra vita, vita che però andrà avanti e ci rende testimoni di un anno buio, il 2020, che ha cambiato per sempre il volto dell’umanità.