Prendersi cura di sé mentre si assiste una persona con Alzheimer: perché il benessere del caregiver è fondamentale
/Quando si è caregiver di una persona con Alzheimer, è facile dimenticare i propri bisogni. La malattia assorbe ogni energia: tempo, pazienza, forza mentale. Ci si sveglia già con la mente colma di pensieri: “Come andrà oggi? Riuscirò a reggere ancora?” E spesso, ci si risponde con un respiro profondo: “Devo farcela.”
Ma la verità è che nessuno può offrire cura di qualità se non si prende cura di sé. Lo stress da caregiving è reale, e porta con sé stanchezza, frustrazione, solitudine. È fondamentale capire che prendersi una pausa non è egoismo, ma una necessità per continuare ad assistere con lucidità e amore.
Il senso di colpa: il peggior nemico del caregiver
Molti caregiver si sentono in colpa al solo pensiero di chiedere aiuto o dedicarsi del tempo. Pensieri come “se mi allontano, starà peggio” o “se mi riposo, significa che non mi importa abbastanza” sono comuni ma profondamente ingiusti. Un caregiver esausto non può sostenere a lungo una situazione tanto delicata. È quindi essenziale superare il senso di colpa e comprendere che ritagliarsi momenti di benessere è un atto d’amore verso sé stessi e verso la persona assistita.
Accettare aiuto è un atto di forza
Chiedere aiuto non significa essere deboli. È un segno di consapevolezza. Coinvolgere familiari, amici o usufruire di servizi di supporto per caregiver può fare la differenza. Anche solo un’ora libera può ricaricare mente e corpo. Prevenire l’esaurimento è molto più efficace che affrontarlo a crisi avvenuta.
Non dimenticare la propria identità
L’Alzheimer tende a invadere ogni spazio della vita quotidiana. Ma preservare interessi e momenti personali è vitale. Leggere, passeggiare, bere un caffè in compagnia: piccoli gesti che aiutano a mantenere il contatto con sé stessi.
Imparare a dire di no
Dire “no” a richieste eccessive non è egoismo, ma rispetto per i propri limiti. È dire “sì” a un’assistenza più sana e duratura. Sostenere significa anche sapersi proteggere.
Il benessere del caregiver è il benessere della persona con Alzheimer
Il caregiver influenza profondamente l’equilibrio emotivo della persona malata. Se è sereno e centrato, anche la persona con Alzheimer lo percepisce. Per questo, il benessere del caregiver è parte integrante della cura.
Prendersi cura di sé non è un lusso. È un atto d’amore, verso l’altro e verso sé stessi.