Wandering e Alzheimer: perché la persona si allontana e come gestirlo
Uno dei comportamenti più difficili da gestire nelle persone con Alzheimer è il wandering, cioè il vagabondaggio continuo e senza meta. Chi vive accanto a una persona affetta da Alzheimer sa quanto possa essere angosciante vederla alzarsi, camminare per casa o tentare di uscire, spesso di notte o nei momenti meno prevedibili. Il timore che la persona con Alzheimer si allontani o si faccia male è costante, e mette a dura prova i caregiver.
Perché accade il wandering nell’Alzheimer?
Il wandering non è un capriccio né un atto di ribellione. È un comportamento che può avere diverse cause:
Bisogno fisico di movimento: il corpo richiede attività.
Disorientamento spazio-temporale: la persona non riconosce dove si trova o che ora è.
Ansia o ricerca: si cerca una persona, un luogo o una sensazione familiare del passato.
Inversione sonno-veglia: le ore notturne diventano momenti di attivazione.
Come gestire il wandering nelle persone con Alzheimer
Chi assiste deve adottare strategie pratiche per rendere il wandering meno rischioso:
Ambiente sicuro: porte chiuse, allarmi discreti o campanelli per segnalare i movimenti.
Routine giornaliera regolare: orari chiari e prevedibili aiutano a ridurre l’irrequietezza.
Attività fisica diurna: passeggiate o esercizi leggeri aiutano a scaricare l’energia e migliorare il sonno.
Spazi protetti per camminare: corridoi liberi o giardini recintati permettono di muoversi in sicurezza.
Stimoli calmanti: musica rilassante, luci soffuse, fotografie di famiglia possono ridurre l’ansia.
Braccialetti identificativi: fondamentali se la persona con Alzheimer si allontana.
Il ruolo del caregiver
La gestione del wandering richiede presenza costante, ma è essenziale che il caregiver non si esaurisca: chiedere aiuto, fare pause e prendersi cura di sé è fondamentale. Nessuno può farcela da solo.
Un linguaggio silenzioso
Il wandering è un messaggio: la persona con Alzheimer sta cercando qualcosa, forse se stessa. Sta a noi trasformare questo comportamento in un’occasione per prendersi cura, proteggere senza privare della libertà, offrendo presenza e tenerezza.
—-
Ho preparato alcune risorse semplici e concrete, pensate per chi ogni giorno si prende cura di una persona con Alzheimer. Materiali da usare subito, per affrontare con più consapevolezza i momenti difficili, comunicare meglio, adattare l’ambiente, proteggere le tue energie.
Insieme alla risorsa, ricevi anche 30 minuti di consulenza personalizzata, per aiutarti a trovare le soluzioni giuste per te.
Scopri tutte le proposte nella sezione dedicata del sito: