Alzheimer precoce: quando la malattia arriva troppo presto
L’Alzheimer precoce può manifestarsi anche prima dei 65 anni, stravolgendo la vita di chi è ancora nel pieno delle relazioni, del lavoro e della genitorialità. Riconoscere i segnali iniziali, ottenere una diagnosi tempestiva e attivare un sostegno adeguato è fondamentale per affrontare questo percorso con consapevolezza e dignità.
Come scegliere una buona badante per anziani fragili e con Alzheimer
Non basta l’esperienza: per assistere un anziano, soprattutto con demenza o Alzheimer, servono empatia, rispetto e umanità. In questo articolo trovi consigli pratici per riconoscere la persona giusta e costruire una relazione di fiducia.
Alzheimer: la malattia inizia anche 20 anni prima dei sintomi. Scoprirlo per tempo può fare la differenza
L'Alzheimer non inizia con la perdita di memoria.
Le prime alterazioni nel cervello possono comparire anche 20 anni prima dei sintomi. Scopri perché sapere tutto questo in anticipo può fare la differenza.
Le mani che non stanno ferme: strategie per i comportamenti ripetitivi nell’Alzheimer
Molte persone con Alzheimer compiono azioni ripetitive e apparentemente senza senso. Ma dietro questi gesti c’è un bisogno profondo di sicurezza e presenza. Osservarli con uno sguardo diverso può aiutare ad affrontarli con maggiore serenità.
Wandering e Alzheimer: perché la persona si allontana e come gestirlo
Il vagabondaggio nelle persone con Alzheimer può mettere a dura prova chi le assiste. Scopri cosa lo causa, come affrontarlo e quali strategie adottare per proteggere senza limitare.
Alzheimer e sonno: quando le notti diventano fragili
Il sonno è uno dei primi aspetti a cambiare con l’Alzheimer: risvegli frequenti, ansia notturna e agitazione mettono alla prova malati e caregiver. Creare routine rassicuranti, curare l’ambiente e chiedere supporto può restituire serenità alle notti di tutti.
Parlare con chi ha l’Alzheimer: il potere della comunicazione semplice e affettuosa
Comunicare con chi ha l’Alzheimer è possibile. Anche quando le parole si fanno rare, gesti, sguardi e toni caldi possono costruire un legame profondo e rassicurante. Scopri consigli pratici per parlare con dolcezza e comprendere davvero chi affronta questa malattia.